venerdì 21 aprile 2017

cucina eritrea




giorni fa stavo rileggendo un libro, come spesso mi capita, i libri che mi piacciono me li rileggo e a volte faccio caso a certi passaggi che in altre letture non mi avevano colpito.

E' un romanzo ambientato in Eritrea e leggendo dei vari cibi che i protagonisiti avevano a disposizione per i loro pasti mi è tornato in mente un ristorante eritreo a Padova dove mi piaceva andare a mangiare quando era ancora comodo dato che vivevo in città.

Quello che mi piaceva molto era la libertà di poter mangiare con le mani e il sapore speziato di quei piatti.
Avendo google a disposizione ormai il mondo è nelle mani di chiunque e dopo varie ricerche ho trovato le ricette di due piatti molto semplici nella preparazione anche se complessi nel gusto, per lo meno per qunato riguarda lo spezzatino.

Il bello di questa cucina è che alla fine è una cucina di sapori semplici e anche di preparazioni. Si utilizza il pane, che in pratica è una specie di alta crepes di pasta fermentata al posto del piatto e come cucchiaio e come forchetta.
Questa specie di mega piadina spugnosa ha un altissimo potere assorbente e serve proprio come usilio durante il pasto.

Il pane si chiama Injera e tra gli ingredienti ha la farina di teff che qui non è semplicissima da trovare. E' un cereale privo di glutine tipico dell'Etiopia e dell'Eritrea. La sua caratteristica è che ha il seme piccolissimo, meno di un millimetro. Ha un bassissimo indice glicemico e finqui capiamo che è ottimo per celiaci e per diabetici inoltre favorisce la digestione grazie agli acidi che sviluppa nel nostro intestino.

1/4 di tazza di farina di teff
3/4 di farina di fiore
1 tazza di acqua
un pizzico di sale
un po' di olio

(io non ho trovato il teff perchè non ho cercato bene ma ho scoperto un negozzietto di prodotti africani che lo hanno e ci riprovo di sicuro)

aggiungere l'acqua alla farine lentamente e mescolare, si ottiene una specie di pastella e lasciare riposare almeno 3 giorni, la farina di teff farà il suo dovere di fermentazione.
Passati i 3 giorni aggiungere il sale e cucinare in una padella antiaderente molto calda e appena oliata. 
Si cucina da un lato solo e appena la pastella inizia a formare le bollicine allora è pronta.
Si conserva tranquillamente arrotolato e in un sacchetto per qualche giorno.

Questo pane è perfetto se accompagnato al suo spezzatino ovvero lo zighini, in pratica una carne cotta a lungo tipo il nostro classico spezzatino ma con l'aggiunta delle sue spezie.

1 cipolla grande
2 spicchi di aglio
2 tazze di acqua
da 1 a 3 cucchiai di spezie miste berberè (e qui inizia il problema, io ne ho messo 3 e a me piaceva ma a mio marito no, per cui dosate)
500 gr di pelati
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 kg di carne tagliata a pezzi piccoli in modo che siano singoli bocconi, io ho usato lo scapino di manzo


tagliare le cipolle e metterle ad appassire con l'aglio e un filo di olio, quando si sono ammorbidite aggiungere le spezie e il concentrato di pomorodo, versare la carne e i pelati, se sono molto acquosi si aggiunge l'acqua, altrimenti no
la cottura la ho fatta in più ripresa nell'arco di due giorni: la mattina del primo giorno e ho cotto per un'ora, la sera del primo giorno e ho cotto per un'ora e la mattina del secondo giorno e ho cotto per un'ora, tutto a fuoco bassissimo.


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