martedì 28 ottobre 2008

Casa Nuova - 27 ottobre 2008

Ieri ho avuto il rogito della casa, non è la mia prima casa infatti questa il notaio la ha intestata a mamma dopo lo studio di tutti i "possedimenti", ma è la mia casetta: quella scelta da me per viverci.

Mesi fa ho trovato lavoro e mi han pure assunta, il che mi ha dato un minimo di spiraglio di sole nel mio precedente grigiore.....

Poi un giorno ho deciso che era il caso di prendere il volo pure dal nido materno, e ho iniziato a girare le agenzie immobiliari....

Un giorno finalmente ho trovato la casa che faceva per me, era sera, erano le 19 e30, era maggio: e da lì è iniziato il calvario!

Le proposte, le controproposte, e poi alla fine il preliminare e dopo molti mesi il rogito: la mia vita ora è ipotecata per qualche annetto con una banca, ma la felicità la può capire solo chi è nella mia situazione!!!!

E' un appartamento di 70 mq, molto luminoso, i soffitti son altini (2.90), ma il più bello è la terrazza di altri 70 mq: prevedo molte ore trascorse in quella terrazza, tra piante, pergole, rose, fiori, sdraio, barbecue, tavoli e sedie.

Ieri sera ci son entrata per la prima volta aprendomi la porta e non suonando, usando le mie chiavi (che presto cambierò), accendendo gli interruttori, senza chiedere permesso....

I precedenti proprietarai si eran portati via pure i portalampade... ma il mio attuale vicino mi ha aiutato portando una scala e i portalampade, per cui me la son gustata vuota, da sistemare, immagianndo dove mettere mobili, radiatori, dove abbattere muri e dove chiudere porte, dove cambiare le finestre e dove lasciarle ancora.

A breve inizierò con le foto, non tutte o vi rovino la vita con tutto l'ex-cursus ma qualcuna di assaggio ve la propino....

venerdì 24 ottobre 2008

Castel del Monte Doc - Bolonero 2006


Altra foto ricavata in Google



Vino assaggiato sempre dal mio amico Riccardo in abbinamento con il petto d'anatra all'arancia

Uve presenti: Nero di Troia (70%), Aglianico (30%)

Il vino si presenta con un bel colore rosso rubino che vira al granato dopo breve invecchiamento.

Il bouquet è pieno e fragrante, delicatamente speziato con sentori di frutti di bosco.

Ha gusto gradevole, armonico, di corpo, sapido.

E' un vino molto interessante: sarà che adoro sia l'Aglianico e il nero di Troia, un vino decisamente promosso a pieni voti.

giovedì 23 ottobre 2008

Ristorante Val Biois


Le foto sono anche queste prese da internet in quanto non ho con me al lavoro la mia macchina fotografica: se posso le cambierò.


Cosa posso dire di questo posto se non che lo conosco da quando sono nata? che i miei genitori ci han fatto il pranzo di nozze? che è stato parte fondamentale della mia formazione enogastronomica?

In pratica quando vado lì è come andare a casa: e non parlo solo dell'amicizia che mi lega ai proprietari, ma è proprio il posto in sè stesso che mi fa stare bene:

Il paesello è quello delle mie vacanze da una vita: la casa era addirittura della bisnonna e prima ancora di suo padre. Quando si è per strada ci si conosce tutti e ci si saluta, spesso i famosi crocicchi delle strade ci sono ancora: le persone si fermano a chicchierare, i bimbi van da soli per strada...

In pratica il paese si sviluppa a ridosso della statale agordina che da Belluno porta al Passo San Pellegrino e il bello è che si è isolati in questa specie di piccola oasi di pace.

In questo paese qualche anno fa c'erano più di 11 attività e ora siamo ridotti a 3: da 2 alimentari, giornalaio, bar, macelleria, panificio, meccanico, ufficio postale e albergo/ristorante ora abbiamo l'ufficio postale aperto a giorni alterni e l'albergo/ristorante, e un alimentari.

Il bello di questo ristorante (sarebbe non divagassi) è che il mangiare è genuino e sano, mi direte che è così da tutte le parti, si avete ragione ma Riccardo è Riccardo.

Riccado è il patron attuale, nonchè figlio degli ex-proprietari: la madre era insegnante e anche preside presso l'istituo alberghiero di Falcade nonchè magnifica cuoca, e il padre invece era un gran gaudente della tavola, proprio dal suo piatto annissimi fa, quando ancora ero piccola, ho assaggiato per la prima volte le rane fritte.

Cosa si mangia?

Intanto non son contemplati gli antipasti.

Il primo: la pasta è fresca di giornata e solo pasta lunga - spaghetti alla chitarra, con svariati sughi.

I sughi sono: alla Puttanesca (oliva capperi, pomodoro e acciughe), con i pelati scaldati e conditi olio aromatizzato alle erbe aromatiche, con ragout di sedano rapa e prosciutto, con il pesto verde (basilico e prezzemolo) poi ci sono le Tagliatelle coi Fegatini e carote.

Inoltre spesso ci son zuppe al cucchiaio: la crema di pomodoro, il passato di verdure dell'orto della madre, la zuppa di cipolle e la zuppa di cipolle con banane (da assaggiare), e tanto tempo fa facevano pure i tortellini ripieni di pollo serviti alla crema di pollo e di solito servita in una conchiglia di pasta briseè.

A volte c'è qualche risotto ma ne ho trovati gran pochi nella mie visite.

E poi c'è il piatto misto che non è un misto di primi presenti di giornata ma un piatto a parte a base di 6 o 7 portate che variano in base alla stagione:
di solito l'entrata è una zuppa e poi si parte con gli assaggi
strudel di funghi e spinaci
caramelle con ripeino di patate e scorzetta di limone
gnocchi alla parigina
tortine di formaggio o verudre varie
crespella con dentro pasta verde e funghi finferli.

Si passa ai secondi:
carrè di maiale cotto al latte
petto d'anatra all'arancia
carne salada o il roast beef all'inglese
pollo ai peperoni
spesso bistecca di bisonte
guancetta di vitello cotta al forno con le cipolle
spesso lo stinco
di venerdì si trova il pesce (una volta ho trovato filetto di salmone cotto al vapore rivestito di foglie di porro con salsa al limone, ma anche il baccalà o la trota)
coniglio con le cipolle o con le olive
a volte il confit d'anatra
cervo, capriolo o lumache in base alla disponibilità

ovviamente i secondi non ci son sempre tutti; dipende dalla disponibilità del mercato e dall'estro del cuoco.

Da non perdere, se viene proposto, il carrello dei formaggi: ne ha minimo 10 tipi da assaggiare, compresa la mozzarella di Battipaglia o lo Stilton.

I contorni son misti e son tutti prodotti dall'orto di casa: peperonata, verdura cotta, patate al forno, pomodori gratinati, zucchine, sedano rapa, coste, ecc ecc.

E poi i dolci:
semifreddo alle pere
pannne cotte varie (fragole, lamponi, caffè)
bavaresi (come sopra)
pan di spagna al cioccolato con muosse al cioccolato o scorzette di arancio,
torta di mele
lo strudel di mele

I vini: nota dolente.... Le liste dei vini le stampavo io al pc: è di prima qualità, sia nazionali che esteri, non moltissima scelta in numero di etichette ma le presenti son buone davvero e alcune anche ricercate.


Ristorante Val Biois,
32020 VALLADA AGORDINA ( BL )
Telefono:+39 0437 591191

mercoledì 22 ottobre 2008

Brachetto Passito - Pian dei Sogni - 1997


Foto presa da internet: questa volta il mio cell ha fallato, la mia è sfocata ma simile a questa, le scritte son oro su sfondo nero e la data è 1997.



Qualche giorno fa invece di andarmene in giro col moroso in Valpolicella son stata in montagna con mamma a chiudere la casa per l'inverno, infatti nel mio paesello montano le rigide temperature autunnali son aiutate dalla mancanza di sole per oltre 4 mesi... immaginatevi voi: i pinguini e l'orso bianco regnano sovrani ^^

Sta di fatto che in quel paesello dimenticato da Dio c'è un ristorante a dir poco meraviglioso forse non compreso appieno.

Il ristorante è all'interno dell'albergo Val Bios e poi ne dedicherò un post di recensione solo per Lui.

Sta di fatto che al dolce: semifreddo alle pere con panna montata e cioccolato fuso sopra, Riccardo, il patron, mi ha ha fatto assaggiare questo vinello, dicendomi che per lui no era il massimo ma che dovevo comunque assaggiarlo per capire ogni tipo di vino (sa del mio corso da sommelier, e siccome pure lui lo ha fatto a suo tempo capisce le mie difficoltà di apprendimento della vasta materia).

Nel bicchiere questo nettare era con un colore rosso rubino chiaro e sfumature rosa e ciliegia, resta comuqne trasparente.
Al naso ha aromi intensi, netti, gradevoli e raffinati con note di rosa e confettura di fragole seguita da aromi di lampone, geranio, ciliegia, mirtillo, uva e vaniglia.
In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco dolce e morbido, piacevole freschezza, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Il finale è persistente con ricordi di fragola, lampone e ciliegia.

Di fatto era quella che io chiamo acqua e ciuccetto: ricordare quelle bottigliette di palstica colorate a sfere appoggiate una sopra l'altra con dentro acqua e zucchero? Bhè mi ricorda quello, non era cattivo, perchè a livello di scheda organolettica ci stava tutto ma a me non ha dato qualche emozione particolare. Mi spiego un vino può esser buonissimo e rispecchiare in pieno quello per cui è fatto ma se non da emozioni a che serve?
Ma questo è solo questione di gusti personali: professionalmente parlando era ineccepibile.

I vitigni di composizione sono brachetto al 95% e moscato rosa al 5%.

giovedì 16 ottobre 2008

Peperoni all'aceto balsamico

Una delle altre ricette che ogni tanto rispolvero è a base di peperoni: uso peperoni gialli e verdi.

Sempre dalla mia dispensa personale ho aperto un vasetto di questa specie di composta.

I peperoni risultano ancora sodi malgrado la sterilizzazione e di possono benissimo utilizzare sia per un antipasto, per un contorno che per accompagnare a della carne.

Si prendono i peperoni e si tagliano i filetti a julienne molto grandi, tipo di mezzo cm, e si mettono ad appassire in padella con un filo di olio, sale, pepe secondo i gusti, io ci metto pure l'algio che mi piace da impazzire.
Vanno tenuti croccanti: per cui la fiamma è alta e si bada di mescolare di frequente per far in modo che non si cucinino troppo solo da un lato.
Poco prima di spegnere di bagna con un po di aceto Tradizionale di Modena, io ne ho diluito un po' con dell'acqua: costa talmente tanto che se non facevo così mia madre mi defenestrava, ma devo dire che il sapore è rimasto per cui è stato un buon compromesso.

Poi li ho invasati e messi a sterilizzare avendo cura di rabboccare con olio il vaso per non lasciarli a contatto con l'aria.

mercoledì 15 ottobre 2008

Recioto Gambellara - DOCG - la 4° DOCG del Veneto

qualche domenica fa son stata a far un giro in provincia di Vicenza... di preciso domenica 28 settembre... (mi direte che tardi che ne parli, si avete ragione ma sul serio non ho molto tempo in sto periodo :( )

a Gambellara in pratica c'era una specie di cantine aperte e presso molte aziende vitivinicole erano stati stituiti dei banchi per l'assaggio e la degustaizone.

La giornata di domenica era solo il culmine delle varie proposte che erano state lanciate alla popolazione con bicchiere in mano, a aprtire dall'incontro di giovedi con stampa, esperti del settore ecc ecc...

Ritorniamo al vino: bando alle ciance e ciancio alle bande...






il Recioto di Gambellara DOCG ha il suo bel discplinare, prevede una resa massimoa per ettaro di 6.25 t, l'uva ammessa è solo Garganega, sono ammesse le tipoligie Recioto Gambellara classico e Recioto Spumante di Gambellara Classico.

il Recioto Gambellara Classico è giallo dorato intenso s con sfumature ambrate, presenta sentori di frutta esotica matura e lievi accenni di vaniglia e infine il gusto tipico dei vini appassiti, leggermente dolce o amabile.

A me è piaciuto moltissimo come tutti i vini dolci: son molto golosa di vini da dessert e questo poi lo ho assaggiato con la fregolotta, una frolla con dentro nocciole a pezzetti... se avessi potuto avrei vissuto lì per mooooolto tempo....

e alla fine giornata il commento dei miei amici è stato: 'naltra DOCG da studiare ....

giovedì 2 ottobre 2008

Ottobre

vi lascio una poesia di Alvaro che mi è sempre piaciuta....

nella mia memoria scolastica, ottobre è collegato alla vendemmia


La pioggia doveva essere ancora lontana,
e si cominciò la vendemmia.
Le donne si sparsero per il campo con le loro
ceste in capo. Le dita si appiccicavano per i succhi
e le ragnatele.
Nell'aria fresca del mattino, s'intonavano le
canzoni alle quali si rispondeva da vite a vite.
I peri e i peschi buttavano giù con un tonfo
qualche frutto troppo maturo.
Le vespe e le farfalle messe in sospetto volavano
più alte, e qualche canto era interrotto da un
grido acuto.
Verso mezzogiorno i tini si riempirono d'uva e
vi si radunarono le vespe.
I vendemmiatori si riunirono all'ombra di un
melograno e presero la bottiglia di vino vecchio
e, passandosela a turno, vi appiccicavano
le labbra come se suonassero la trombetta.


e comunque anche il mese di ottobre ha le sue belle primizie, basta a volte guardare i giardini e si vedo dei bellissimi alberi carichi di cachi, oppure gli alberi di giuggiole con le loro succulente bacche...

Cachi
Se acquistate i frutti acerbi, poneteli su un vassoio e conservateli in luogo asciutto e senza luce fino alla giusta maturazione. Nel caso li acquistiate maturi, poneteli nella parte meno fredda del frigo per al massimo 3 giorni.

Castagne
Le castagne si possono conservare in un luogo fresco e asciutto, anche per un paio di mesi. Se prima cotte e sgusciate, si possono anche surgelare. In questo modo durano 6 mesi.

Melagrana
Questo frutto viene raccolto prima della maturazione, che si completa successivamente. Anche se presenta esternamente delle ammaccature, è bene controllare i chicchi interni per verificarne lo stato.

More
Vanno consumate velocemente dopo l'acquisto. Il loro sapore si intensifica se vengono cotte. Si possono anche surgelare.

Pere
Se mature (la polpa è cedevole sotto una leggera pressione delle dita), si conservano per una settimana in frigorifero. Se acerbe, vanno lasciate a temperatura ambiente.

Uva
All'acquisto i chicchi si devono presentare sani e turgidi; il graspo non deve essere rinsecchito. L'uva si conserva in frigorifero in una scatola di plastica perforata, anche per una settimana. Lavate l'uva solamente prima di consumarla.

e tutta quella magnifica verdura, cai colori tipicamente autunnali, che un po' ricordano i colori del bosco

Broccoli
Si possono conservare appesi a testa in giù in un luogo fresco o in frigorifero per alcuni giorni. In alternativa, li potete congelare lessati.

Carciofo

Questo ortaggio, quando viene cotto, va consumato entro breve tempo, mentre crudo può essere conservato in frigorifero per 4/5 giorni.

Cavolfiori
Il cavolfiore, molto compatto nella parte commestibile, si conserva bene in frigorifero, fino a cinque giorni, senza macchie scure.

Cicoria da taglio
All'acquisto i cespi si presentano compatti, le foglie non annerite o ingiallite ai bordi. Se in contenitore, fate attenzione che non sia troppo umido.

Fagiolino, fagiolo mangiatutto o cornetto
Quando troppo maturo è filoso, mentre se fresco si spezza senza piegarsi. Conservateli in frigorifero per 2 o 3 giorni in sacchetti di carta.

Finocchio
Metteteli in sacchetti con piccoli fori senza le costole verdi più grosse: in questo modo si conservano al fresco per una decina di giorni. Potete anche surgelarli, dopo averli sbollentati. A me personarlmente non piace molto il sapore dolcisatro e ho trovato un discreto compromesso: dopo averlo sbollentato lo metto in padella a sfumare con il succo di un pompelmo rosè, l'amarognolo del pompelmo smorza il dolciastro del finocchio e i gusti si sposano molto bene.

Indivie
Più la colorazione delle foglie è scura, prima va consumata. Spesso le indivie, se conservate troppo a lungo, diventano amare.

Lattughe
Brasiliana (o iceberg), romana, da taglio, gentile, rossa, a cappuccio: le varietà sono moltissime. Si conservano in frigo per non più di 2 giorni, già pulita, lavata e asciugata.

Peperoni dolci
All'acquisto si presentano sodi, senza parti molli e dal colore vivace. Si conservano in frigorifero per qualche giorno, ma non congelateli.

Porcini
Prima di cucinarli, crudi o cotti, puliteli dalla base terrosa e poi passateli con un panno umido. Non lavateli con l'acqua. Si conservano in frigo per 2-3 giorni in cestini di vimini.

Porri
Eliminate la parte più dura delle foglie, puliteli e asciugateli. Quindi li potete conservare a lungo in frigo chiusi in sacchetti di plastica leggermente forati.

Radicchio
Chiuso in un sacchetto di plastica o avvolto in un telo da cucina, può essere conservato in frigo anche per una settimana. E poi iniziano a vedersi le rose di radicchio di Castelfranco, verdoline chiare con lievissimi striature rosso violaceo, oppure il primo radicchio di Treviso, il "precoce" particolaermente chiaro e dolce.

Spinaci
Si conservano in frigo per 2-3 giorni chiusi in sacchetti di plastica, se già lavati ed asciugati. Si possono surgelare già lessati e strizzati.

Zucca
Se conservata intera e in un luogo fresco, la zucca si conserva per mesi. Una volta tagliata, la potete conservare in frigorifero per al massimo una settimana.