martedì 15 aprile 2014

Libreria portami via

Domenica mia figlia non ne voleva sapere di dormire nel pomeriggio e io ero stanchissima, per cui mezza arrabbiata la ho caricata nel passeggino e siamo andate a camminare.
Nel bel mezzo della passeggiata ha preso sonno ma io non avevo voglia di andare a casa e mi son fermata nel nuovo centro culturale (nuovo nel senso appena riammodernato) dove tra le altre cose c'è una bella Mondadori e un negozio speciale per il gelato.
In libreria ho trovato due piccoli tesori 


Bon Marchè lo avevo intravisto in un blog qualche giorno fa e mi ero incuriosita... e California Bakery invece circa un mesetto fa in un altro ancora... 
Comprarli è stato un gesto incontrollato. 

Per cui dopo aver preso sti due piccoli tesori sono andata nella gelateria di cui poco più sopra... e della quale si vede palesemente la coppetta nella foto.

Secondo me hanno trovato una soluzione geniale nel servire il gelato, in pratica ti prendi la coppetta, vai tu verso le macchine di erogazione, e come magicamnte esce una specie del vecchio gelato espresso, ma il bello è che avranno una decina di gusti e uno si può sbizzarrire come più crede, per non parlare poi delle decirazioni e dei topping.. vi dico solo che io ho preso gelato al mascarpone con dei mini brownies e delle mini scorzette di arancia candite e ricoperte di cioccolato fondente...

Sempre nel mentre mia figlia dormiva...

E poichè questo centro nasce sull'ansa di un canale (risaputo maleodorante) ma sono riusciti a valorizzare "l'ansa del fiume" con delle mega vetrate non apribili.
In pratica mi sono seduta sui divanetti rossi giusto sotto le finestre tipo bovindo a mangiarmi il mio gelato e aspettare che la piccola finisse il riposino sfogliando i due libri nuovi.

Mi sono davvero rilassata poi per fortuna la piccola si è svegliata perchè l'idillio è finito nel senso che iniziava ad entrare parecchia gente per andare al cinema (ci sono ben 3 o 4 sale) e iniziava la confusione.

Devo recuperare due stampi per provare alcune torte del California Bakery e studiare un po' meglio Csaba Dalla Zorza che è parecchio raffinata e certe cose mi hanno davvero incuriosito.


lunedì 7 aprile 2014

ristorante GreenGarden

Premetto che ero scettica per due motivi, uno non mi è mai piaciuto mescolare ristorazione con centri sportivi oppure pizzerie con pesce, o altre amenità simili che invece si trovano tanto spesso in giro, secondo perchè anni fa ero andata a mangiare in quel posto ma c'era un'altra gestione per la fortuna di tutti...
Qualche mese fa sono andata con mio marito e la piccola vorace a mangiare in questo ristorante che a nel circondario sembra molto conosciuto proprio grazie all'opera del titolare.
Il ristorante GreenGarden è gestito da Mauro Coseani che per anni ha tenuto aperta la trattoria Valsugana a Mestre. Non ho ben seguito in suo iter ma mi sono ripromessa di informarmi meglio in quanto malgrado un inizio serata imbarazzante devo dire che sono stata ultra soddisfatta.
Una sera mio marito mi dice, "ho prenotato in quel posto che ti incuriosiva e sta sera andiamo", premetto che sa che mi piace mangiare fuori e che cerco sempre posti nuovi da provare, e sapeva benissimo che volevo andare lì ma per una cosa o per l'altra non ne avevamo mai avuto l'occasione.
Aveva chiamato la mattina di un sabato per la sera stessa, avvisando che saremmo arrivati verso le nove con una bimba e se ci potevano dare un seggiolone....

Ero stra felice, tu portami a mangiare fuori e mi rendi una donna felice.

Arriviamo e ci fanno accomodare in una saletta appartata (per fortuna visto che nell'altra sala/veranda c'era una bolgia di persone) in un tavolo quadrato con un bel seggiolone con tanti cuscini per la piccola.
Immediatamente arriva la cameriera e ci comunica che ci sarà da aspettare un'oretta per la cucina in quanto c'erano molte persone, al che mi sono arrabbiata moltissimo (ed è dir poco) dicendo che avevamo prenotato e che ci potevano avvisare in quanto avevamo specificato che non volevamo la pizza ma provare la cucina. Non sopporto quando mi prendono in giro, potevo benissimo andare un'altra volta e devo ammettere che se quando mio marito ha chiamato gli avessero detto questa cosa anche lui avrebbe detto ok ritorniamo un'altra volta. Di fatto preferisco l'onestà fin dall'inizio, invece chi ha preso la prenotazione non ha avuto la sensibilità di pensare che c'erano già molte prenotazioni e che alle 9 la cucina sarebbe stata intasata... e che dulcis in fundo venivamo con una bimba piccola...

Sta di fatto che mi son dovuta ordinare una pizza nel frattempo che aspettavamo la cena... Forse la cameriera che ci ha servito non era la stessa che aveva preso la prenotazione ed è stata gentilissima.. ha sopportato pazientemente le mie lamentele e ha capito che erano giuste, e forse per ovviare alla mancanza di tatto nei confronti di un nuovo cliente è stata così carina da portarci due assaggi di risotto di pesce che non erano stati richiesti o pretesi e che non ci hanno nemmeno messo nel conto.

Questo gesto ha decismanete calmato la mamma arrabbiata e anche la piccola famelica.

Questo era un piccolo antefatto che mi sono sentita di dover palesare.

Mo passiamo al cibo...

Visto che comunque c'era da aspettare abbiamo preferito andare sul semplice senza rischiare di dover cenare a mezzanotte per cui, malgrado il menù mi attirasse molto, ci siamo decisi per una pizza nell'attesa di due fritture di pesce.

Bhè la pizza era fenomenale, la fanno con il lievito madre (era uno dei motivi per cui volevo andare lì). Nè troppo alta nè troppo bassa, giusta croccantezza e ottimo sapore dell'impasto, e meglioa ncora niente sete di notte (cosa non da poso). Era farcita con patate e salsiccia, adesso come adesso non mi ricordo se patate e salsiccia fossero di provenienza particolare ma erano davvero spettacolari, e tanto per cambiare mia figlia come il suo solito ha gradito tutto.

Subito dopo la pizza ci è arrivato il risotto inatteso, e malgrado io non lo abbia assaggiato perchè era pieno di prezzemolo a mio marito e alla tata (tanto per cambiare) è piaciuto moltissimo, era bello bianco, con pesce da polpa e aveva un profumo ottimo.

Dopo nemmeno 5 minuti è arrivata la frittura che era oltre modo generosa, saporita, crocccante e non unta, servita  in un cono di carta assorbente gialla come si usava a Venezia anno fa nelle "frittoin" con una bella insalata mista a lato. OTTIMA è dire poco.

Per non smentirmi qualche sera fa avevamo voglia di pizza e ce la siamo andati a prendere e poi mangiata a casa, la fanno anche per asporto ebbene si.

Ottima di nuovo, mio marito la solita sua con tonno cipolle e salamino (da rabbrividire lo so, ma lo amo e me lo tengo) e io avevo voglia di gorngozola ma non lo avevano e mi hanno proposto un erborinato alla frutta... da svenimento, salto/dolce/aromatico e livemente piccante, devo capite cosa era perchè vorrei assaggiarlo da solo.

Ora tocca solo prenotare una volta sperando che non ci sia tanta gente e sto giro voglio assaggiare il menù della cucina!!!!!

venerdì 4 aprile 2014

100 libri che secondo la BBC si dovrebbero leggere nella vita

Che c'entra con la cucina? Tutto e niente.

Niente perchè non ci son libri di cucina, ma a nessuno vieta di esser cibato di cultura invece che mangiare solido e poi perchè personalemente a me è capitato tantissime volte di mangiare leggendo un libro.

Rispondo anche io a questo appello notando che sono abbastanza indietro con l'elenco e che dovrò porre rimendio.

  1. Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen - V
  2. Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien - V
  3. Il Profeta – Kahlil Gibran
  4. Harry Potter – JK Rowling - V
  5. Se questo è un uomo – Primo Levi - V
  6. La Bibbia - V
  7. Cime Tempestose – Emily Bronte - V
  8. 1984 – George Orwell - V
  9. I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni - V
  10. La Divina Commedia – Dante Alighieri - V
  11. Piccole Donne – Louisa M Alcott - V
  12. Lessico Familiare – Natalia Ginzburg - V
  13. Comma 22 – Joseph Heller
  14. L’opera completa di Shakespeare - una mezza V
  15. Il Giardino dei Finzi Contini – Giorgio Bassani - V
  16. Lo Hobbit – JRR Tolkien - V
  17. Il Nome della Rosa – Umberto Eco - V
  18. Il Gattopardo – Tommasi di Lampedusa - V
  19. Il Processo – Franz Kafka
  20. Le Affinità Elettive – Goethe - V
  21. Via col Vento – Margaret Mitchell - V
  22. Il Grande Gatsby – F. Scott Fitzgerald 
  23. Bleak House – Charles Dickens
  24. Guerra e Pace – Lev Tolstoy - V
  25. Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adams
  26. Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
  27. Delitto e Castigo – Fyodor Dostoyevsky - V
  28. Odissea – Omero - V
  29. Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll - V
  30. L’insostenibile leggerezza dell’essere – Milan Kundera 
  31. Anna Karenina – Leo Tolstoj
  32. David Copperfield – Charles Dickens - V
  33. Le Cronache di Narnia – CS Lewis - V
  34. Emma – Jane Austen - V
  35. Cuore – Edmondo de Amicis - V
  36. La Coscienza di Zeno – Italo Svevo - V
  37. Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini - V
  38. Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
  39. Memorie di una Geisha – Arthur Golden - V
  40. Winnie the Pooh – AA Milne
  41. La Fattoria degli Animali – George Orwell 
  42. Il Codice da Vinci – Dan Brown - V
  43. Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez
  44. Il Barone Rampante – Italo Calvino - V
  45. Gli Indifferenti – Alberto Moravia
  46. Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
  47. I Malavoglia – Giovanni Verga - V
  48. Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello - V
  49. Il Signore delle Mosche – William Golding
  50. Cristo si è fermato ad Eboli – Carlo Levi
  51. Vita di Pi – Yann Martel
  52. Il Vecchio e il Mare – Ernest Hemingway - V
  53. Don Chisciotte della Mancia – Cervantes - V
  54. I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe - V
  55. Le Avventure di Pinocchio – Collodi - V
  56. L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon
  57. Siddharta – Hermann Hesse - V
  58. Il mondo nuovo – Aldous Huxley
  59. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
  60. L’Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
  61. Uomini e topi – John Steinbeck - V
  62. Lolita – Vladimir Nabokov
  63. Il Commissario Maigret – George Simenon
  64. Amabili resti – Alice Sebold 
  65. Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas - V
  66. Sulla Strada – Jack Kerouac - V
  67. La luna e i Falò – Cesare Pavese - V
  68. Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding - V
  69. I figli della mezzanotte – Salman Rushdie
  70. Moby Dick – Herman Melville - V
  71. Oliver Twist – Charles Dickens - V
  72. Dracula – Bram Stoker
  73. Tre Uomini in Barca – Jerome K. Jerome 
  74. Notes From A Small Island – Bill Bryson
  75. Ulisse – James Joyce - V
  76. I Buddenbroock – Thomas Mann - V
  77. Il buio oltre la siepe – Harper Lee
  78. Germinale – Emile Zola
  79. La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray - V
  80. Possession – AS Byatt
  81. A Christmas Carol – Charles Dickens - V
  82. Il Ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde - V
  83. Il Colore Viola – Alice Walker
  84. Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro
  85. Madame Bovary – Gustave Flaubert - V
  86. A Fine Balance – Rohinton Mistry
  87. Charlotte’s Web – EB White
  88. Il Rosso e il Nero – Stendhal - V
  89. Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle 
  90. The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
  91. Cuore di tenebra – Joseph Conrad - V
  92. Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery - V
  93. The Wasp Factory – Iain Banks
  94. Niente di nuovo sul fronte occidentale – Remarque
  95. Un Uomo – Oriana Fallaci
  96. Il Giovane Holden – Salinger - V
  97. I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas - V
  98. Amleto – William Shakespeare - V
  99. La fabbrica di cioccolato – Roald Dahl
  100. I Miserabili – Victor Hugo - V

giovedì 3 aprile 2014

Crimea - vini?

E poi all'improvviso facendo pulizia in cantina scopri delle bottiglie impolverate. 
Le metti da parte dicendo poi le guardo.
Non le ho nemmeno spolverate infatti le foto e le notizie sono liberamente prese dal web non senza difficoltà di traduzione.
Attualmente questi due piccoli gioielli, perchè sembra che proprio tali siano, sono in credenza in parte impolverate ma al riparo da occhi indiscreti e bocche avide.
Grazie a questo piccolo ritrovamento ho fatto qualche ricerca e devo amemttere che è stata molto interessante.
Ho scoperto che la Crimea produce vini fortificati da dessert specialmente nella zona di Massandra dove appunto c'è l'omonima cantina.
Sembra che i signori producano vino da oltre 110 anni e nel loro sito scrivono di aver vinto anche numerosi premi internazionali.
La cantina risale al 1894-1897.
La zona è bacia da una situazione climatica a  dir poco speciale con aria subtropicale con montagne che fanno da riparo alle spalle.
In questo posto idialliaco nascono appunto vini da dessert e fortificati.

La prima bottiglia è Amber of Crimea e secondo le schede tecniche pare contenga un grande vino liquoroso prodotto da uve Kokura, Aligote, Rkatsiteli e riesling. (due di queste non ne ho mai sentito parlare).



Il liquore ha un profumo delicato e molto gradevole. Sembra che il sapore sia equilibrato con accenti fruttati.
Lo spacciano come adatto ad ogni tipo di dolce ed è consigliato con temperatura di servizio sui 18-20°C.

La seconda bottiglia invece è Ruby of Crimea, 


è rosso rubino intenso, liquoroso anche questo con una gradazione alcolica di 17.5%, con un aroma di frutta matura. Questo sembra sia caratterizzato da un'intensa dolcezza con retrogusto di prugne, frutta secca, cioccolato e mandorle. Anche questo sembra sia perfetto con quasi tutti i dessert e la temperatura di servizio e di 18/20°C.
Non le ho aperte e non ho nemmeno intenzione di aprirle a breve. Quando avrò l'occasione riprenderò in mano l'argomento e ne discuteremo approfonditamente.

mercoledì 2 aprile 2014

Sorelle Simili - Pane e Roba Dolce


 
 
L'ode al pane.
Del mare e della terra faremo pane,
coltiveremo a grano la terra e i pianeti,
il pane di ogni bocca,
di ogni uomo,
ogni giorno
arriverà perché andammo a seminarlo
e a produrlo non per un uomo
ma per tutti,
il pane, il pane
per tutti i popoli
e con esso ciò che ha
forma e sapore di pane
divideremo:
la terra,
la bellezza,
l’amore,
tutto questo ha sapore di pane.

Pablo Neruda




Il profumo del pane caldo appena sformato è uno di quei profumi che mi fanno provare emozioni vivide.

Pensare che alla fine è fatto di farina, acqua e fermenti, forse zucchero, forse sale... poi chi vuole aggiunge cosa gli pare, mi pare sia una magia chimica.

Le Sorelle Simili hanno fatto della panificazione e della preparazione dei cibi la loro vita, o viceversa non saprei.

Finalmente anche loro sono entrate in casa mia e per pure cosa sono riuscita a salvarle dalle fauci della mia intrepida cagnolona mangiatrice e rosicchiartice di tutto ciò che è alla sua portata di zanna...

Le loro ricette non sono nemmeno troppo difficili a dirla tutta, semplici come ingrdienti, facili come preparazione per delle riuscite praticamente ottime.

Tempo fa avevo preparato i crackers con lievito madre e sono stati a dir poco sensazionali e quanto prima mi riprometto di provare ricetta per ricetta.

martedì 1 aprile 2014

Primavera non bussa.. lei entra sicura

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
Sembra che questo inverno lungo e piovoso sia finalmente finito, se non antro sembra che sia terminato per il mio terrazzo che si è vestito di primavera, dei suoi colori e dei suoi profumi.
Le forsizie hanno fatto sbocciare i fiorellini gialli e le rose hanno già tutti i boccioli pronti a fiorire.
Rovistando tra i i vari vasi messi a riposare durante l'inverno a riapro del freddo e dal vento ho scoperto un anomalo verde...

Quando l'inverno muore lentamente
nella primavera, nelle sere di quei bei giorni limpidi,
lieti, senza vento, su cui si tengono spalancate
per le prime volte le finestre e si portano sulle
terrazze i vasi dei fiori, le città offrono uno
spettacolo gentile e pieno d'allegrezza e di poesia.
A passeggiare per le vie si sente, di tratto
in tratto, sul viso,
un'ondata d'aria tiepida, odorosa.
Di che? di quali fiori? di quali
erbe? Chi lo sa! -
De Amicis

L'anno passato avevo seminato la silene vulgaris che mi aveva dato una discreta produzione per risotti, frittate, strudel salati e quest'anno si è riproposta spontaneamente fornendo un diversivo per i risotti di mia figlia che sembra apprezzare molto, e poichè sembra voler continuare a spuntare generosamente, ieri sera ne ho raccolto un bel mazzo per poi preapare una frittata, e ne ho già un altro po' da parte per qualcosaltro in cantiere.


la frittata è stata apprezzata dalla mia voracissima figlia, non so cosa non le piace, attualmente assaggia e poi mangia qualsiasi cosa le proponiamo e vede nei nostri piatti.



per non parlare dell'aneto e del cerfoglio che anche loro sono nati spontanemante dai residui dell'estate passata, e con questi ho preparato degli oli aromatizzati per averli sempre a disposizione.


qualche giorno fa mi è arrivata da Fasano un latta da 5 litri di olio EVO e ho voluto provare ad aromatizzarlo per vedere il risultato ovviamente dovrò aspettare qualche giorno.
Ieri sera ho imbottigliato aromi e olio e ora stanno riposando al riapro dalla luce in uno scaffale in cucina.
Il primo mix di odori che ho provato è stato altamente testato con altri olio e ha reso sempre molto bene:
Rosmarino
Salvia
Maggiorana
Aglio
il secondo olio è stato arricchito dalle foglie di cerfoglio che io utilizzo come rimpiazzo del prezzemolo essendone io altamente allergica e mi pare sia sempre un buon compromesso. Lo utilizzo nel pesce ma anche nella salsa bernese.

In natura è questo nella foto di seguito e di fatto assomiglia moltissimo al prezzemolo, è originario dell'area del Mediterraneo orientale, infatti si utilizza molto nelle cucine mediorientali. E' stato importanto ancora dai Romani



il terzo olio è stato aromatizzato con l'aneto (dopo aver assaggiato una maionese all'aneto me ne sono innamorata e voglio sempre averna un po' a disposizione)

L'aneto è un'ombrellifera e ha un sapere molto pungente:



è simile al finocchio selvatico.