sabato 30 agosto 2008

Negroni o Americano? - il Bar Americano

Quando ero piccola i miei genitori mi portavano a Venezia, ogni domenica, dai nonni paterni...

La mattina presto avevo messa e catechismo in chiesa da me e poi si pigliava l'autobus e si andava "in Città".
La prima tappa era l'aperitivo con i loro amici rimasti cittadini. Ci si incontrava al Bar Americano in piazza San Marco (proprio sotto l'orologio).

Parlo di anni in cui i barman erano Angelo o Leone e dove i grandi avevano il loro Negroni o l'Americano e io piccolina avevo pure ma mia versione: era rossa come la loro ma composta di acqua e sciroppo di ciliegia!!!!


Negroni

Ingredienti
1/3 di Gin (io uso il Tanqueray)
1/3 di Vermouth rosso (io uso il Martini Rosso)
1/3 di Bitter Campari

Procedimento
Mettere 4-5 cubetti di ghiaccio nel bicchiere e aggiungere gli altri ingredienti. Mescolare bene con l'apposita asticella e decorare con la mezza fetta d'arancia. Il cocktail è pronto.

Americano

5/10 di Vermouth rosso (io uso il Martini Rosso)
5/10 di Bitter Campari
Uno o più spruzzi di seltz o Soda Schweppes

Procedimento
Mettere alcuni cubetti di ghiaccio nel bicchiere e aggiungere gli altri ingredienti. Decorare con mezza fettina d'arancia. Il cocktail è pronto.


Il bello erano gli stuzzichini: con alcolici del genere servono dei grandi stuzzichini per sostenerli...


Generalmente c'erano le classiche Mozzarelle in Carrozza o i mitici Pierini!!!

Le mozzarelle credo le conosciate un po' tutti ma i Pierini non credo a meno che non siate veneziani e di una certa età...


Si prende il pan carrè fresco, se ha la crostina la tagliate.

Serve del prosciutto cotto tagliato abbastanza sottile, e del formaggio tipo gruviera che sia fondente.

Si creano i normalissimi toast, ma della misura di 5cm x 10cm e ora viene scoperto il trucco, si bagnano nell'uovo sbattuto (condito con sale e pepe) e si mettono a friggere: il risultato in pratica son dei toast normalissimi ma fritti... Solo il pensiero mi fa rivivere quegli aperitivi presi con i grandi!!!! e mi facevano sentire grande... questi appuntamenti sono andati avanti solo fino ai miei 10 anni, poi gli impegni ci hanno un po separati tutti anche se ogni tanto ci si ritrova ancora con i restanti.

Adesso come adesso il Bar Americano è un po' scaduto, diventato quasi solo turistico e i barman son cambiati: non ci si trova più lì!






mercoledì 27 agosto 2008

Rosso di Montepulciano DOC 2005 - Palazzo Vecchio








Palazzo Vecchio e le campagne circostanti, dove abitava e lavorava una confraternita di Monaci contadini , erano nel 1300 di propietá dell'Ospedale degli Innocenti di Firenze.
Nel 1700 diventano propietádella famiglia Casagli e storia vuole propio a Palazzo Vacchio nasca Luigi Chiarini, eminente studioso delle lingue arabe ed ebraica (1789-1832) che, ordinato Abate intorno al 1814, verrá inviato all'Universitá di Varsavia per l'insegnamento della storia ecclesiastica.
Nei primi anni del 1900 Palazzo Vecchio viene acquistato dall'Istituto Agrario Angelo Vegni delle Capezzine e nel 1952 diventa propietá del conte Riccardo Zorzi.
Nel 1982 l'Azienda acquisisce il nome di Fattoria di Palazzo Vecchio e la nuova propietá si apre a nuove iniziative, dando spazio ad un progetto di produzione e di valorazzazione del Vino Nobile di Montepulciano.


  • colore: rubino vivace, limpido brillante
  • odore: fruttato, frutta rossa matura, anche con profumo di mammola, cacao, tabacco un lieve sentore di cuoio.
  • sapore: asciutto, armonico, leggermente tannico.


Pure questo è stato aperto in montagna... i miei amici della malga ci hanno regalato dell'agnello e abbiamo pensato di cucinarlo alla brace...

Bhè, quasi quasi sarebbe stato carino averne due bottiglie, tanto era buono!!!

martedì 26 agosto 2008

Ripasso Valpolicella 2003 DOC - Villabella



Dati tecnici presi dal sito di produzione:

Tipi di Uva: Corvina 55-65%, Rondinella 25-30%, Molinara, Rossignola, Negrara 10%.

Vinificazione: macerazione a contatto delle bucce e fermentazione a temperatura controllata per 12 giorni a 25° con il tradizionale sistema a "cappello sommerso". Rifermentato nella primavera dell'anno seguente sulle bucce dell'Amarone (metodo del ripasso).

Invecchiamento e affinamento: per due anni, prima in acciaio e poi in botti tradizionali di rovere di Slavonia. Ulteriore affinamento in bottiglia prima della spedizione.

Caratteristiche: colore rosso rubino tendente al granato con l'nvecchiamento. Profumo fruttato con note di spezie, gusto asciutto, buona acidità, notevola struttura.

Dati: Alcool 13,5 %


Lo ho assaggiato in montagna, era una serata frescolina e mamma voleva polenta... io volevo spezzatino e ci siamo accontentate: lo spezzatino era grassino forte... era di guance di vitello, in rosso con qualche cipolla!!!

Decisamente un buon esempio di ripasso...

lunedì 25 agosto 2008

Gewurtztraminer Spatlese - Petri

Me lo ha votulo vendere a tutti i costi la ragazza dell'enoteca... e devo dire che non è stata una cattiva esperienza!




  • aspetto: giallo paglierino scarico con riflessi dorati
  • profumo: spiccato aroma di rosa, bouquet di frutti freschi ed esotici con note di albicocca e, più leggera, di lichees
  • sapore: secco, robusto ma delicato

Lo ho abbinato al salmone cotto alla griglia: era accompagnato da un'insalatina di porri e condito con una leggera salsina al limone... decisamente una scoperta. Ha pulito ottimamente la bocca dal grasso del pesce ma non ne ha ammazzato il gusto!!!

domenica 24 agosto 2008

Terre dei Monti - Recioto di Soave DOCG



Ho scoperto questo produttore qualche anno fa: mi ci portò una persona.

Producono solo 3 vini: Soave Classico, Soave Classico Superiore DOCG, e Recioto di Soave DOCG.

Sono a base di Garganega in purezza tutti e tre.

  • colore: giallo dorato più o meno intenso
  • odore: gradevole, intenso e fruttato, sentori di miele e vaniglia, albicocche essiccate, ananas, con sentori di mandorla
  • sapore: abboccato o dolce, vellutato, armonico, di corpo
  • gradazione: alcolica complessiva minima: 14 % vol. di cui almeno 11.5 in alcole svolto;
  • acidità totale minima: 5,5 g/l;
  • estratto secco netto minimo: 22 g/l.
Avevo sotto mano un po' di pecorino di fossa portato da un amico quando venne in visita ai primi di agosto...
Bhè una rivelazione.
Il vino è buonissimo, dolce morbido, ma non stucchevole, lievemente fresco e molto piacevole: con il formaggio mi è piaciuto moltissimo.
Vorrei aver avuto qualche erborinato ma mi sa che bisserò quanto prima!!!



sabato 23 agosto 2008

La Segreta - Planeta






  • Giallo paglierino con tenui rifrazioni verdi.

  • Ampio e vivace l’impatto olfattivo. Il naso è fruttato e fragrante: mela, cedro, melone bianco, frutta tropicale e lime.

  • Fresco e sapido; buon equilibrio tra acidità e volume. Finale aromatico.


  • IGT Sicilia

  • 50% Grecanico, 30% Chardonnay, 10% Viognier, 10% Fiano
  • Decantazione statica del mosto dopo diraspapigiatura e pressatura soffice in totale assenza di ossigeno (azoto); inoculo con lieviti selezionati sul limpido, fermentazione ed affinamento in vasche di acciaio inox.




Io avevo comprato dei scampi e li ho cotti al sale: mangiati con le mani son meravigliosi...
Come contorno avevo preparato delle zucchine alla piastra condite con menta e basilico!!!!

E' decisamente un vino profumato e lievemente sapido: in una giornata assolata è un ottimo dissetante anche se a me non è piaciuto molto (ma questo è un gusto personale) preferisco il catarrato o il grillo in purezza: sta di fatto che lo devo riassaggiare ancora per vedere come lo trovo.

venerdì 22 agosto 2008

Tiefenbrunner - Castel Turmhof





Charatteristiche:

Il colore colpisce per quel rosso granato intenso, il profumo, assai delicato, per le sue note caratteristiche di viola e di ciliegia, e il gusto per gli aromi pieni e fruttati di una struttura impreziosita da una gradevole impronta di legno di quercia. I tannini bene integrati e un misurato livello di acidità rendono ancora più vivo e persistente questo vino tipico dell’Alto Adige.


Abbinamenti:

È un compagno ideale per carni suine e bovine, agnello, pollame, anatra e selvaggina, ma anche per formaggi di varia fattura.


Vitigno: 100% Lagrein


Zona di produzione: vigneti collinari coltivati a Niclara e Cortaccia (240 - 400 m s.l.m.)


Terreno: sedimenti morenici ghiaiosi ad alto tenore calcareo


Sistema di coltivazione: pergola; 3.500; piante / ettaro


Resa: 60 - 70 hl / ettaro


Età degli impianti: fino a 50 anni


Vinificazione: Dopo la fermentazione in serbatoi speciali, affinamento del vino in botti grandi di legno e barrique per 10 mesi


Recipienti: acciaio inox, botti di rovere e barrique 10% nuove e il resto usate da due a tre volte.


Tasso alcolico: 13,0% vol.


Acidità: 5,1 g / litro


Zuccheri residuali: 2,6 g / litro










Pure questo è andato in degustazione nel mese di agosto: lo ho assaggiato con delle costine di agnello cotte alla griglia e una bella insalatina di spiniaci crudi con dentro dei pezzettini di mele.

Forse non era l'ideale ma mi è piciuto e per quanto in estate io preferisca i binchi in estate, questo lo consiglio alla sera: mi è piaciuto moltissimo, è profumato anche se il legno dell'affinamento si sente.

Resta un vino piacevole, si sentono i frutti rossi piccoli ed è decisamente un vino accattivante!

giovedì 21 agosto 2008

Rossese aMaccia


E' qualche giorno che la Teresa mi ossesiona con il rossese: e se non lo assaggiamo non sappiamo come è, e se non lo assaggiamo poi ce lo chiedono all'esame, e così via...

Iniziamo a girare alcune enoteche ma a Venezia e a Mestre non lo troviamo in vendita finchè non vado a far le spese al Panorama e cosa mi trovo nel reparto vini? Il ROSSESE!!!!

Ok è la grande distribuzione ma non trovnado altro ci siamo accontentate.

  • ha un colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento;
  • odore vinoso intenso ma delicato, persistente con sentori di rosa, di viola e di ribes; in alcune produzioni di fragola;
  • sapore morbido, caldo, spesso vellutato, più o meno aromatico, con piacevole lieve vena amarognola, dovuta ai tannini, ricco di stoffa e di corpo;
  • gradazione alcolica minima 12° (13° per il tipo superiore);
  • acidità minima 4,5‰
  • estratto secco minimo 23‰
Noi lo abbiamo comprato ma era cmq vecchiotto, annata 2003 e il nostro era decisamente granato, ed essendo invecchiato aveva già tutti i profumi del vino maturo.

Il Rossese - che ha avuto la Doc - si produce con la qualità d'uva Rossese: è un vino di colore rosso rubino, dal sapore morbido, fragrante e corposo e profumo intenso. Può essere abbinato sia alle carni bianche sia a quelle rosse, ma può essere gustato anche in altri momenti del pranzo (primi, formaggi ecc.)

Ha una gradazione alcolica tra i 12 e 13 gradi. È bene consumarlo nell'arco dei 4-8 anni, senza farlo eccessivamente invecchiare. Si serve ad una temperatura tra i 16 e 18 gradi.

Abbinamento gastronomico: con l'antico e tradizionale stufato di capra con i fagioli, capretto ripieno, agnello al forno, coniglio all'erbette, vitella all'uccelletto, terrina di fagiano, faraona alla crema con funghi, tordi in casseruola e formaggette dell'alta val Nervia.

Il caldo ci aveva spossato per cui ci siamo accontentate di assaggiarlo con formaggi stagionati e qualche fetta di sopressa: è stata decisamente una buona scoperta!

martedì 5 agosto 2008

Cipolline Borettane all'aceto balsamico tradizionale di Modena

Queste cipolle son dolcissime per natura.
Ogni tanto il mio fruttivendolo (noto anche come Cartier...) mi propone le sue bontà!!!

Bhè in effetti erano magnifiche e visto che da lui comprarne parecchio mi sarebbe costato più di un rene al mercato nero, ho preferito andare al mercato ortofrutticolo e farne una bella incetta.



Dopo averle lavare e pelate bene le metto in una pentola bassa e larga in modo che non si sovrappongano.
Il sale che si aggiunge serve a far uscire l'acqua naturale delle cipolle, a metà cottura un po di vino bianco e poi verso la fine se sfumo con un bicchierino stile pigmei di aceto balsamico tradizionale di Modena.

Non le cucino completamente o in sterilizzazione diventerebbero pappetta: per cui preparatevi ad aver un poì di liquido nei vasetti che si miscelerà all'olio.

Aspetto che si freddino un pochino ed inizio ad invasarle, avendo cura di mettere in ogni vasetto almeno una fogliolina fresca di alloro e a rabboccare con olio extra vergine di oliva delicato.


Io le mangio come antipasto, come contrno ma anche in cottura:

Coniglio alle cipolline Borettane:

Un coniglio tagliato a pezzi
Un vasetto di cipolline (quelli piccoli da 125)
Aglio
Burro
Vino bianco
Brodo di carne leggero o meglio ancora di verdure se lo avete

Rosolare l'aglio in una noce di burro e quando è imbiondito levaarlo dalla pentola.
Mettere in pentola il coniglio preventivamente infarinato e lasciarlo rosolare con un bicchiere di brodo.
A circa 3/4 di cottura aggiungere le cipolline con anche il liquido del vasetto (essendo stata preparate in casa ho la certezza della qualità del liquido di conservazione), e continuare la cottura a fuoco lento fino al completo assorbimento dei liquidi di cottura.

Servire con una polentina calda o con patate al forno.

domenica 3 agosto 2008

Sugo alla Miglioranzi

Miglioranzi era un amico di papà, aveva campagne e adorava cucinare....

Lui per primo lo preparò e per antonomasia questo sugo è rimasto intitolato a lui!!!

Cosa c'è dentro?

Verdure: di tutto di più, specialmente quelle di stagione.

Si parte dalla base:

Soffritto di cipolle carote e sedano ridotti a cubetti: si fanno appassire in una capiente pentola con del buon olio extra vergine, aglio e sale.
L'aglio si può levare come anche no, dipende dai gusti.
Poi si inizia ad aggiungere le varie verdure: pisellini freschi che alla fine son quelli che ci mettono di più a cucinarsi.
Si riducono a striscioline e poi a cubetti anche melanzane, peperoni e zucchine e si aggiungono quando i pisellini iniziano a cambiare colore.
Se volete potete aggiungere anche delle foglie ridotte a pezzetti: come spinaci, bietina, cicoriette varie: della bieta son ottime anche le coste.
Poi didende dal vostro gusto personale: in quello originale c'erano anche i carciofi e dei pezzetti di cardo giovane e bianco.

Questo sugo nacque forse per caso o forse con intenzione: non lo so, ma è un sugo che mi da molto conforto per i sapori che contiene.
E' ottimo su paste, gnocchi, lasagne e risotti.
Molto versaleti e molto buono!!!!

Ps: è ottimo anche su bruschette estive.....

sabato 2 agosto 2008

Filetti di Melanzane con aglio e origano

E che fare in estate quando le melanzane son così generose?

Io compro quelle violetto chiaro, sembrano tigrate che han tanta polpa bianca e poca buccia...

Le taglio prima a fette sottili e poi a listarelle e le metto a colare in un colapasta son sale e spruzzi di limone: il sale fa perdere l'acqua naturale e il limone non le fa annerire.

Restano così circa 4 ore poi le calo in una pentola di acqua bollente mista a aceto (sempre parti 1:3 di aceto:acqua) e aspetto che riprenda il bollo: le scolo subito, tanto poi in sterilizzazione si ammorbidiscono ulteriormente.

Da parte pulisco l'aglio e lo taglio a tocchetti grossolani e metto in una bacinella con origano sale e olio: sto giro son stata fortunata che l'origano era dalla Sicilia originale, sennò prendo quello che ho in casa......

Si inizia ad invasare, avendo cura di non lasicare tanti spazietti, a piacimento si puù lasciare cadere distrattamente qualche pezzettino di peperoncino o fogliolina di sedano.

I vasetti medi hanno diritto a 25-30 min di bollitura e poi ad un riposo pari a quello necessario affinchè i tappi creino il sottovuoto.


Sono ottime come antipasto, su delle belle fette di pane di Altamura oppure con il pesce come contorno o magari una magnifica pasta fredda con aggiunta di filetti di tonno o di sarde fresce appena scottate alla brace.

venerdì 1 agosto 2008

Agosto: Moglie mia non ti conosco

Il titolo del post non accocchia nulla con il contenuto ma mi piaceva... il caldo fa male alla mia mente malata...


E anche questo mese mi ritrovo a descrivere le bellezze dei nostri orti e giardini e dei banchi della frutta e verdura del mercato...

Agosto è un mese controverso per gli acquisti culinari... mi da sempre l'idea che siamo a fine stagione e che spesso quello che si trova in vendita risulti gradevole ai turisti ma che di fatto si accontentano del cocco o della macedonia pronta e magari appassita...

Per fortuna ho ancora molti libri dell'università (se non altro quelli che si son salvati dalle alluvioni: Coltivazioni Erbacee è uno di quelli) e spesso mi piace riguardarli, tante volte sogno di finire quei sordidi 12 esami e finalmente di laurearmi... staremo a vedere: non si sa mai nella vita cosa capita.

Nell'Orto:

Semine in semenzaio: Carciofi, Cicorie, Cipolle precoci, Endivie, Lattughe, Scarole.

Semine in piena terra: Biete, Carote, Cime di rapa, Cicorie o Radicchi, Cipolle precoci, Endivie, Fagioli, Finocchi, Lattughe, Prezzemoli, Ramolacci, Rape, Rucola, Scarole, Spinaci, Valeriana, Zucchini.

Piantagioni e trapianti: Cavoli.

In Giardino:

Semine in piena terra: (fioritura anno seguente) Altea, Bocca di leone, Clarkia Fiordaliso Garofano cinese, Godezia, Lupino perenne, Margheritina Moneta del Papa, Non ti scordar di me, Violaciocca, Viola del pensiero.

Inoltre iniziano i funghi: ognuno di noi li conosce con i nomi del proprio posto, ma questi ci accompagneranno fino a quasi la fine di novembre... (dopo di che o Findus o altre simili ma io sconsiglio: sempre meglio congelarseli da se, se proprio si deve).

I giardini di montagna in questo periodo sono rigogliosi di fiori e le amarene son pronte a cadare dagli alberi se non le colgliamo presto, e cosa dire delle merende pomeridiane a base dia nguria fresca? Non sarebbe mai abbastanza.


La frutta non manca mai dalle nostre tavole:

Le Ciliegie, così belle, rosse e succose, piene di Sali minerali ( potassio, calcio e ferro) che reintegrano quelli persi con la sudorazione, ricche di flavonidi, antiossidanti utilissimi a contrastare i radicali liberi.

Le Angurie, rosse, dissetanti; una bella fetta ci attenua la calura e la conseguente disidratazione. Qualcuno consiglia di assumere anche i semi.
• I Meloni sono molto rinfrescanti ed incidono poco sul bilancio energetico quotidiano: si usano anche nelle macedonie ed insieme al prosciutto crudo equilibrandone il sodio col proprio apporto di potassio.
• Le Pesche succose e dissetanti, con il loro 90% di acqua reintegrano i liquidi persi con la sudorazione; sono inoltre tanto ricche di Vitamina C che una sola pesca di medie dimensioni ne fornisce da sola il 10 % del fabbisogno quotidiano; favoriscono infine la produzione della melanina.
• Le Albicocche, ricchissime di acqua, 80 gr. per 100 di polpa, dissetano l’organismo e costituiscono un ottimo spuntino anche per i più piccini.
• Le Banane, sono molto nutrienti , ricche di Sali minerali (potassio: utilissimo contro i crampi muscolari, visto che in estate sia umenta l'attività sportiva) e vitamine, povere di grassi ed hanno i più alti valori nutritivi quando sono molto mature: proprio per la loro ricchezza di zuccheri esse sono controindicate nella dieta dei diabetici e degli obesi.
• L’ Avocado è un alimento quasi completo ricco com’è di grassi e di Vitamina A; aumenta l’acidità delle urine combattendo le infezioni urinarie.


Inoltre tra le verdure troviamo:


Cetrioli
Si conservano in frigorifero fino a 10 giorni, anche se è meglio consumarli immediatamente per godere pienamente del loro sapore. Si conservano anche a fette, sotto sale.

Cicoria da taglio
All'acquisto i cespi si presentano compatti, le foglie non annerite o ingiallite ai bordi. Se in contenitore, fate attenzione che non sia troppo umido.

Fagioli
Si consumano freschi nel perido della loro raccolta, da giugno a settembre, mentre si trovano secchi tutto l'anno. All'acquisto, se freschi, si presentano integri, non macchiati o umidi.

Fagiolino, fagiolo mangiatutto o cornetto
Quando troppo maturo è filoso, mentre se fresco si spezza senza piegarsi. Conservateli in frigorifero per 2 o 3 giorni in sacchetti di carta.

Lattughe
Brasiliana (o iceberg), romana, riccia, da taglio, riccia, gentile, rossa, a cappuccio: le varietà sono moltissime. Si conservano in frigo per non più di 2 giorni, già pulita, lavata e asciugata.

Melanzane
In frigo si mantengono fresche per 4 giorni; se non si toglie il picciolo, manterranno più a lungo la loro freschezza.

Peperoni dolci
All'acquisto si presentano sodi, senza parti molli e dal colore vivace. Si conservano in frigorifero per qualche giorno, ma non congelateli.

Pomodori
Il pomodoro è coltivato tutto l'anno. E' quindi sempre disponibile, ma è bene approfittare della stagione estiva, quando raggiunge il massimo delle sue caratteristiche.

Porcini
Prima di cucinarli, crudi o cotti, puliteli dalla base terrosa e poi passateli con un panno umido. Non lavateli con l'acqua. Si conservano in frigo per 2-3 giorni in cestini di vimini.

Rapanelli o ravanelli
E' preferibile scegliere i ravanelli piccoli, quelli più grossi possono risultare legnosi. I mazzetti interi si conservano in frigorifero e vanno consumati prima che le foglie si affloscino.

Rucola
Nell'acquistarla si deve controllare che non vi siano foglie ingiallite o avvizzite; il tempo di conservazione è di 2 o 3 giorni.

Zucca
Se conservata intera e in un luogo fresco, la zucca si conserva per mesi. Una volta tagliata, la potete conservare in frigorifero per al massimo una settimana.

Zucchini
Si trovano praticamente tutto l'anno, ma è meglio gustarli nel periodo estivo. Sono facilmente deperibili, e non resistono più di 3 o 4 giorni in frigorifero.



Per questo post mi son fatta aiutare (a sua insaputa) da un sito che mi sembra carinissimo e che vorrei farvi conoscere...