venerdì 13 luglio 2012

Trattoria Pizzeria Denis - Dolo

E dopo molto tempo, traslochi e un matrimonio, si continua a uscire, a scoprire posti che non si conoscono....

Sere fa mia madre mi decanta una pizzeria dove è andata con le sue amiche a mangiare pesce....

Orrore una pizzeria che cucina pesce? Sono schizzinosa e di solito non mi fido di queste cucine miste...

Bhè c'è solo da ricredersi....

I proprietari sono simpaticissimi, mamma ha conosciuto la signora io invece ho avuto l'onore di incontrare il marito.

E' una conduzione familiare, già l'entrata è il bar dove offrono gli immancabili spritz e c'è una piccola vetrinetta di esposizione: il sabato a pranzo quando sono andata con mio marito c'era una miriade di astici e aragoste...

Era presto e abbiamo aspettato un po' prima di sederci ma i nsotri orari erano quelli, per cui di necessità virtù!!!

Ci sediamo e secondo i consigli di mamma ordiniamo solo un antipasto.

Abbiamo scelto quello di pesce bollito e in pratica ci hanno portato un piatto di quelli da pizza con insalata di polpo, gamberetti e gamberoni, latti di seppia, insalata di seppie, una cicala di mare, baccalà mantecato con polentina e schie con polentina, e dulcis in fundo due sarde in saor.

Dire che era sufficiente è quasi esagerare infatti io ho lasciato la polenta.

Il prezzo? Uhm, mi credete se vi dico che con due antipasti, coperti, acqua frizzante, mezzo litro di prosecco e un caffè abbiamo speso 37 euro?

Ci siamo tornati altre volte e pur cambiando piatto la qualità non cambia. Spesso c'è qualcosa fuori menù ma si deve chiedere. 

Trattoria Pizzeria Denis
via san Giovanni Bosco, 24 
 30031 DOLO (VE)
Tel. 041 411928 

giovedì 12 luglio 2012

e poi arriva lui





Questa foto è di metà marzo quando sta piccola peste era con noi già da quasi un mesetto.
Un giorno mio marito mi disse: prendiamo un animale? E io da brava gattara ho detto subito di si, pensado a un bel gattone, indipendente, tranquillo e che sporca poco, invece lui pensava ad un cane e allora guarda che ti riguarda abbiamo scelto un Bovaro. Da piccolo era un batuffolino di pelo sporco quando ci ha scelto, purtroppo non ci siamo affidati a persone serie per acquistarlo per cui il nostro nuovo compagno ha avuto qualche problemino di salute e noi economico. Ho scoperto che gli animali non sono mutuati con mio sommo dsappunto.

Dopo che me ne ero innamorata (colpo di fulmine) hanno avuto il coraggio di dirci che era stato importato. Ho scoperto solo dopo, per un cane, cosa significa esser importato: viaggiano in modo terribile e disumano, ma ora lui sta con noi e credo stia bene. Spero che prima o poi riesca a dimenticare il viaggio subito anche perchè doveva esser molto piccolo e sicuramente doveva avere meno di un mese, a conti fatti con il veterinario qualche tempo dopo.

L'unico problema con questo cane è la quantità di "cacca" che produce e per fortuna non è un alano o dovrei recuperare un badile....

Per il resto ho scoperto la gioia di aver con me un cane: è un amore incondizionato e una fiducia che non finisce più.

mercoledì 11 luglio 2012

Un Nuova Vita

La vita a volte riserva proprio grandi soprese.
Ci si incontra, ci si sposa, si trasloca, si cerca un cane e poi sul più bello arriva un figlio.

Volevo che la mia nuova vita (nuova si fa per dire visto che è iniziata da oltre un anno), avesse un nuovo corso anche in cucina, e quale modo migliore se non diventare la panettiera di fiducia della mia famiglia.

Ho un marito che di pane vivrebbe per cui ho iniziato a panificare in casa. Non è stata proprio un'idea brillante perchè non ho nessun attrezzo necessario se non le mie braccia e un forno a gas, ma i risultati son decisamente buoni.

I primi tempi usavo la macchina del pane (regalo del maritino che sembrava condividire il gusto per il pane fresco) poi ho iniziato a panificare a mano e vi assicuro che sono grandi fatiche.

E alla fine ho scoperto la pasta madre. Scoperto per modo di dire visto che un annetto fa me ne avevano regalata un po', ma non so come mai non rendeva bene. Sembrava quasi non voler mai lievitare anche se a detta del precedente papà sembrava miracolosa: nelle mie mani era una massa informe e inutile tantchè alla fine me la sono dimenticata e poi ho dovuto buttarla vita.

Qualche tempo fa ho scoperto che aspettavo un bambino e ho deciso che avrei partorito anche una nuova pasta madre, senza farmela regalare o "spacciare" ma curandola amorevolemtne fin dal concepimento. L'esperimento è decisamente riuscito, infatti in meno di un mese avevo una piccola pasta arzilla e vivace che rispondeva subito a ogni nuovo stimolo: sia che aggiungessi farina biologica di grani rari o che aggiungessi la comune manitoba del supermercato, la mia pasta madre arriva al raddoppio in circa 3 ore. Devo ammettere che però quando posso la vizio e le regalo ogni tanto un po' di malto, oppure altre volte del miele, o altre leccorine simili, una volta la ho addolcita con un po' di mascobado (sembra stata la volta che lo ha apprezzato i più di tutte), ma mediamente le do solo acqua e farina. Ormai siamo al secondo mese di produzione e da decismente molte soddisfazioni.

Come ricetta base ho usato quella trovata su questi nuovi amici che spio molto spesso e a parte i primi giorni che mi sembrava molliccia e poco tonica ha dato i risultato proprio come nelle loro foto. 

Dopo ogni rinfresco provavo coi crakers oppure coi grissini e lentamente sono passata al pane, fino a sabato scorso che ho sfornato la mia prima pagnotta di grano duro.



La pecca attuale resta il forno in quanto è a gas e rende non come vorrei, ma questo ho e questo mi tengo cercando di superare gli ostacoli.

Visto che per il momento (e ringraziando il cielo) lavoro ancora, mi dedico una volta a settimana a queste grandi manovre. Sabato prossimo volevo provare con il famoso pane cafone (non lo avevo mai sentito nominare prima di leggere i vari blog).