martedì 2 agosto 2016

Olive dal Marocco

Da qualche anno abbiamo in casa un aiuto da parte di una signora che viene dal Marocco.
Ogni anno lei se ne torna a casuccia un mesetto e al suo ritorno mi arrivano sempre dei pensierini... ha imparato che io sono più per il cibo che per le chincaglierie per cui ha imparato a portarmi su da mangiare...

Mentre gli anni passati è sempre arrivata con deliziosi biscotti ripieni di un impasto di mandorle, quest'anno ha portato quasi 4 kili di olive miste.

Quando è arrivata era tardi per cui mi ha passato il pacchetto e io lo ho riposto in frigo fino al giorno dopo: ero troppo stanca per guardare, ma il giorno dopo: apriti o cielo, che ben di dio.






Olive nere al forno con foglie di alloro: come idea potrei paragonarle a quelle di Cerignola non fosse che sono lievemente amarognole, ma morbide e carnose.


Sono ottime sia mangiate come aperitivo che come condimento: le ho provate con il pollo in tajine che son il coniglio brasato, la dolcezza delle carni smorza molto il sapore amaricante delle olive e si sposano perfettamente.










In questi giorni si parla tanto dell'olio proveniente dal Marocco, che è pronto ad invadere i mercati italiani nuocendo gravemente alle nostre economie. Onestamente io sono a favore della produzione locale ma anche aperta alla conoscenza di prodotti esteri; implica che mi piace sempre assaggiare cibi provenienti da posti stranieri o anche lontani ma le spese le farò sempre dal macellaio sotto casa e dal fruttivendolo poco più in là... cercando sempre di favorire i prodotti italiani.

Sta di fatto che questo viaggio ha fruttato parecchio per il mio frigorifero con mia somma gioia.





Il secondo sacchettino conteneva l'Harissa, in pratica una pasta di peperoncini piccanti molto speziata con cumino e coriandolo.

Questa me la mangio sul pane direttamente spalmata: è fuoco puro ma è buonissima.

Di base è un insaporitore dei cuscus di carne ma a me piace davvero mangiarla con le olive sul pane.





Le olive in salamoia con il limone mi ricordano un viaggio fatto con la mia famiglia tantissimi anni fa.
Papà doveva andare ad Avignone per un convegno e mamma e io lo abbiamo seguito.
Mediamente in Francia si trovano ristoranti nord africani molto frequentemente e poichè stavamo lì per quasi una settimana, i miei genitori decisero di provare pure la cucina marocchina.
In un ambiente molto elegante anche se scuro e poco luminoso ordinammo un cuscus di agnello.
Mia mamma ebbe la sfortuna di trovare tra i pezzi di carne un bel pezzo di limone che molto spesso viene conservato o confit sotto sale o sotto salamoia proprio per le preparazioni di carne.
Le olive sono morbide e succose, sapide e con un lieve sentore di limone.








Queste invece sono quella che io ho chiamato giardiniera: in pratica dentro c'è di tutto e di più, a parte alle carote e al sedano, cetrioli e cipolle, l'immancabile aglio, e poi ci sono delle rape bianche oltre a una marea di olive diverse, comprese delle olive quasi bianche che non avevo mai assaggiato e queste sono quasi dolci.













Mi ha portato anche la pietra dello scandalo ossia una bottiglia di olio ma devo ancora aprirla,  è molto scuro e torbido e appena posso lo assaggio.

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