sabato 3 ottobre 2015

Arancine

Qualche sera fa ho proposto a mio marito se aveva voglia di mangiare una cosa diversa dal solito, ossia le arancine di riso, lui com eil suo solito era diffidente perchè mi disse che non gli piacevano in quanto non sapevano da nulla.
Io a volte custodisco segreti e la ricetta di queste è proprio una di quelle, ma ho voluto provare perchè avevo comprato un po' troppa carne da ragù e non volevo fare il solito pasticcio.
Sta di fatto che quando le ho fritte se ne è mangiate 3 di fila....

 La bellezza di quasi 15 anni, quando frequentavo l'università a Padova, vivevo in collegio con delle ragazze siciliane, una di Scicli e una di Ragusa, molto simpatiche e con le quali mi trovavo molto bene, poi si sa quando ci si allontana i rapporti a volte si perdono ma le ricordo sempre con grandissimo affetto.
Spesso mi fermavo anche durante i fine settimana specie quando era il periodo degli esami e allora ci trovavamo a mangiare assieme per poter convidere un po' di sorrisi in quelle lande desolate dei nostri libri.
Il bello era che molte volte arrivavno in collegio i pacchi da casa e io ero sempre molto felice perchè anche arrivava qualcosa anche per me... fosse stata l'uva, o i dolcetti di mandorle, le loro mamme a volte pensavano anche a me.
In Sicilia ci sono anche stata, nella parte nord-ovest tra Palermo e Trapani, ma buoni come quele arancine non le ho mai mangiate.
Un sabato parlavamo di arancini come li chiamavo io e mi rimproveravano dicendo che la parola era femminile e che in Siciali tutte le cose belle erano al femminile proprio come le donne...
Alla fine dopo la lezione linguistica siamo passati a quella culinaria e alla lista della spesa: una di loro era disposta a rivelarmi la ricetta della sua famiglia.


ingredienti:

Per il riso
 
1 kg di riso
1 cipolla
Olio Evo o burro quanto basta
passata o concentrato di pomodoro
brodo per cottura se si fa la versione risotto (le mie amiche per velocizzare bollivano senza risottare ma solo per questione di tempistiche)

le dosi sono a occhio come molte ricette di casa dove spesso si segue l'occhio, il profumo, il gusto e l'istinto.

per il ragu 
350 gr di carne tra manzo e maiale
sedano cipolla carota e basicilo per il soffritto
un bicchiere di passata di pomodoro
olio evo quanto basta
sale e pepe
150 gr di piselli (io li ho usati surgelati)
formaggio a scelta (mozzarella o caciocavallo ragusano)

procedimento

il giorno prima lessare il riso al dente o prepararlo come un risotto, e al limite aggiustare di sale e scolarlo appena appena al dente, e dopo che l’acqua è andata mescolare il pomodoro e lasciare riposare una notte. 
Nel caso della bollitura non si mette la cipolla.
Il risultato deve essere un riso  compatto, colorato e saporito


Per il ragù far soffriggere il battuto, aggiungere la carne e i piselli e infine il pomodoro e portare a cottura tenendolo ben asciutto.

Passata la notte aggiungere due uova sbattute al riso alla mattina presto, prima di formare gli arancini.
Tagliare a cubetti la mozzarella (per un gusto dolce) in modo che perda l’acqua oppure grattugiare del formaggio saporito (caciocavallo ragusano usava la mia amica).
Nel caso del formaggio grattato mescolare con il ragù oppure mettere il pezzetto di mozzarella nel centro dell’arancina.
Per formare le arancine fare come segue. 
Dividere il riso in due contenitori (per comodità le prime volte poi quando si è preso la mano ne basta uno). Prendere un po' di riso che possa stare in un palmo della mano e scavarlo a conchiglia, mettere un cucchiaio di ragù (e mozzarella nel caso si sia scelta quella), prendere altrettanto riso con altra mano e fare aderire le due conchiglie fino a dare la classica forma a peretta. 

Metodo per la doratura: prima passare l’arancino nella farina, poi nell’albume sbattuto, e poi nel pan grattato (quando la mia amica vedeva l’arancino un po’ umido faceva due volte il passaggio uovo/pangrattato).





Queste arancine sono con il ragù e il formaggio nel cuore non mescolati assieme.

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