domenica 20 luglio 2008

Cena al De Pisis

Mercoledì sera sono stata a cena in un posto magnifico.

La mia amica ha compiuto gli anni e ha voluto che festeggiassimo in questo posto....

Signori miei un lusso a dir poco sfrenato!

E' il ristorante di uno dei più begli alberghi di Venezia e vista la nostra comune passione per la buona oltre che bella tavola non potevamo festeggiare in un posto migliore.

Principalmente devo dire che l'albergo in sè è già stupendo, la foto che vedete è tratta da Google, ma vi assicuro che è maestoso.
La grandissima hall è molto silenziosa anche se sfarzosa, con moltissimo marmo ed enormi vaso di vegetazione quasi tropicale da quanto son grandi quelle piante.

Mi ha fatto vedere un po' il pian terreno e devo dire che c'è da restare a bocca aperta.
La mia amica è di casa in quel posto dopo 5 anni che ci ha lavorato dentro.
Credo che entrare lì per lei sia stato un po' come tornare a casa: moltissime persone si son fermate a parlare con lei, baci, abbracci, saluti...

Ci siamo dirette verso la terrazza: se andate a cena in quel posto prenotate il tavolo 7, d'angolo, una pura meraviglia!

Per quasi tutta la cena ci ha seguito (dire servito sarebbe troppo sminuente per il lavoro condotto) uno degli chef de rang, tale Mauro. Si è rivelata una persona di una squisitezza unica, molto competente e molto attento, ovviamente amico della pazza con la quale cenavo ma non credo che le sue attenzioni verso gli altri tavoli fossero meno che quelle nei nostri confronti.

E' sommelier professionista oltre che molto bravo nel servire e nel descrivere i piatti che ci venivano serviti.

Talvolta a lui si sostituivano altri, quasi facessero a gara per far due chiacchiere con la loro vecchia amica: sta di fatto che la loro professionalità non è mai venuta meno verso il resto della sala e vi assicuro che c'erano almeno 60 persone sedute.

Quando ci siamo sedute ci han portato un bicchiere di bollicine per ingannare l'attesa.
In accompagnamento a qeul bicchiere con arrivate in tavole tre ciotoline di patatine: in realtà erano tipo nachos, ma sottilissime sfoglie fritte e senza sale completamente, l'unico gusto che avevano era quello della spezia con la quale erano spolverizzate. Decisamente ottima scelta, se fossero state pure salate avrebbero solo portato a bere più vino e non è un bene con il caldo che fa, unica nota stonata è che erano fritte da un pochino e la croccantezza non era ottimale.

Dopo un po' il nostro Mauro ci ha portato in tavola il benvenuto della casa: guscio croccante di cappasanta in crosta di pane (pure questo sottilissimo), cappa santa marina in pepe rosa, e appoggiato il tutto su sfoglia ultrasottile di spinaci.


Per festeggiare la mia amica ha scelto il menù degustazione: se lo scegliete preparatevi a star seduti a lungo...

Da accompagnare al menù abbiamo scelto un Ronco delle Mele del 2007

La cena è iniziata con granseola adagiata su spuma bianca di pomodoro e servita con accompagnamento di maionnese corallo (quest'ultima particolarissima in quanto era una maionnese leggerissima arricchita con il corallo della granseola stessa e un po di concentrato di pomodoro) e fettine sottili di pomodoro.



Il secondo antipasto è stata una millefoglie di fegato grasso con fettine sottili di funghi porchini e julienne tiepida sedano rapa, servita con una salsa densa di liquerizia amara, servito con quenelle di olive nere e germogli freschi di erbette di campo.


Il primo consisteva in dei bigoli rossi (a base di rapa rossa) conditi con una julienne croccante di rape stesse e di fagiolini, croccanti pure questi, accompagnati da una cosa di scampi morbidissima.


Uno dei secondi era a base di pesce: fettina cosa di coda di rospo servitasu una composta di cipolle biance lasciate appassire fino a diventare arancioni, accompagnate da due patatine (una la avevo mangiata...) novelle e scorzette di limone candite come decorazione (ho mangiato pure quelle: ci stavano bene come gusto...)


Il "secondo" secondo era: petto di piccione e sua coscia, cotti arrosto, con insalatine di campo, scagliette di porcino crudo e monete di formaggio (non so come chiamarli: dischi piatti di formaggio fuso e fatto rassodare), a questo punto il vino era cambiato: per la carne abbiamo preso un bicchiere di Schiopettino




Poi sono iniziati i dolci.... erano 3 ma uno l'ho mangiato prima di fotografarlo .... e qui pure abbiamo cambiato vino: Torcolato di Breganze

Il secondo (foto eseguita dopo averlo già assaggiato...): ravioli di mango, gelato al frutto della passione e gelatina di arance a guarnizione


L'ultimo sforzo era una composizione di cioccolato, appoggiati su una salsa al cioccolato c'era un gelato al cioccolato aromatizzato al caffè e una mousse di cioccolato al 70% contornata da una fettina sottilissima di sedano caramellata





Mi dispiace per le fotografie che di certo non rendono giustizia all'arte di Giovanni Ciresa ma non ero di certo preparata a portarmi una macchina decente, per cui ho sfruttato il cellulare....

Andateci se potete ne vale la pena, costosissimo ma una volta nella vita certe esperienze vanno fatte!

2 commenti:

Polinnia ha detto...

brava brava, ti godi la vita e fai benissimo!!! w i bei ristoranti!!! e grazie per i consigli!

Unknown ha detto...

bhè la vita in effetti è fatta per esser goduta ^^

ovvio che in posti del genere si va in rarissime occasioni ma forse proprio questo son molto importanti :)